Fa parte di una serie intitolata Ex machina dedicata all’archeologia industriale lo scatto dell’artista toscano (1976) che ha convinto la giuria, anche grazie all’effetto astratto che richiede una certa attenzione nella lettura. Il soggetto è una cava di marmo abbandonata nella quale si è formato un piccolo lago che ha sviluppato un originale micro-ecosistema; l’idea è quella di far riflettere su un pianeta che può fare a meno dell’uomo e che nel miracolo della casualità si rinnova più potente che mai.
Fa parte di una serie intitolata Ex machina dedicata all’archeologia industriale lo scatto dell’artista toscano (1976) che ha convinto la giuria, anche grazie all’effetto astratto che richiede una certa attenzione nella lettura. Il soggetto è una cava di marmo abbandonata nella quale si è formato un piccolo lago che ha sviluppato un originale micro-ecosistema; l’idea è quella di far riflettere su un pianeta che può fare a meno dell’uomo e che nel miracolo della casualità si rinnova più potente che mai.