Sono storie di un vissuto famigliare quelle raccontate dall’artista calabrese (1981). Non un’unica immagine, ma una serie di frame: lo spezzettamento di un ricordo ricostruito attraverso una pittura sussurrata, scandita in gamme ridotte di tinte e ripulita dal dettaglio non essenziale. Gli abbracci, i giochi, i momenti di ordinaria quotidianità assumono qualcosa di sacrale, immobilizzati dentro atmosfere che fanno pensare alle vecchie fotografie seppiate.
Sono storie di un vissuto famigliare quelle raccontate dall’artista calabrese (1981). Non un’unica immagine, ma una serie di frame: lo spezzettamento di un ricordo ricostruito attraverso una pittura sussurrata, scandita in gamme ridotte di tinte e ripulita dal dettaglio non essenziale. Gli abbracci, i giochi, i momenti di ordinaria quotidianità assumono qualcosa di sacrale, immobilizzati dentro atmosfere che fanno pensare alle vecchie fotografie seppiate.