Le città invisibili (Dorotea, Zenobia, Irene), 2018
bronzo, fusione a cera persa, cm 17x14x8, cm 28x14x7, cm 32x9x6.
I tre bronzi a cera persa di figure antropomorfe sono per l’artista il mezzo attraverso cui indagare la poetica di Le città invisibili di Italo Calvino.
Quarantun anni, napoletano, architetto dal corposo curriculum, l’artista ha convinto per l’ottima esecuzione di un lavoro che tiene conto della lezione della grande arte – da Rodin fino ad Antony Gormley – e che affronta il tema con sguardo onirico e razionale a un tempo. L’opera è la prima tappa di un percorso dedicato al grande scrittore italiano.
I tre bronzi a cera persa di figure antropomorfe sono per l’artista il mezzo attraverso cui indagare la poetica di Le città invisibili di Italo Calvino.
Quarantun anni, napoletano, architetto dal corposo curriculum, l’artista ha convinto per l’ottima esecuzione di un lavoro che tiene conto della lezione della grande arte – da Rodin fino ad Antony Gormley – e che affronta il tema con sguardo onirico e razionale a un tempo. L’opera è la prima tappa di un percorso dedicato al grande scrittore italiano.