Un piccolo edificio di mattoni sullo sfondo, un corso d’acqua, un mulino. E un uomo anziano, al centro, che annaffia dei girasoli. Ben costruita su un interessante gioco di equilibri e di prospettive, l’immagine con cui questa trentenne di Bari ha conquistato la giuria fa parte del progetto Mondi inanimati, indagine sull’identità ispirata al saggio di Zygmunt Bauman La società dell’incertezza.
Il senso d’incertezza è qui suggerito dall’invasione delle foglie autunnali spinte dal vento, e soprattutto dallo sguardo dell’uomo, che fissa infastidito lo spettatore come davanti a un’intrusione.
Un piccolo edificio di mattoni sullo sfondo, un corso d’acqua, un mulino. E un uomo anziano, al centro, che annaffia dei girasoli. Ben costruita su un interessante gioco di equilibri e di prospettive, l’immagine con cui questa trentenne di Bari ha conquistato la giuria fa parte del progetto Mondi inanimati, indagine sull’identità ispirata al saggio di Zygmunt Bauman La società dell’incertezza.
Il senso d’incertezza è qui suggerito dall’invasione delle foglie autunnali spinte dal vento, e soprattutto dallo sguardo dell’uomo, che fissa infastidito lo spettatore come davanti a un’intrusione.