Premio Cairo 2002
Il ritratto di un uomo dalla gamba monca che sanguina in un catino, un ciclo di dipinti ispirati alla Bibbia e alla poetica di Pasolini, corpi senza volto inguainati in rossi estremi, cromie psichedeliche che invadono una natura deformata, umani che volano sopra una folla spersonalizzata, giovani in color grigio con scorci di desolate periferie urbane. Ancora, la descrizione di un mondo domestico accogliente, la memoria, il ricordo, il gioco delle immagini sulla tela.
Sono i temi delle opere dei finalisti del Premio Cairo Communication 2002, selezionati dalla redazione di Arte, con l’intento di proporre un panorama contemporaneo della realtà pittorica figurativa in Italia. Una scelta che vuole rappresentare le diverse letture di un mondo così complesso e contraddittorio. E se sono varie le tematiche, i racconti, gli stati d’animo degli artisti che raccolgono gli umori del tempo, sono ancora più disparati i modi del fare pittura oggi.
Liberata dall’accademismo e dal suo passato storico, grazie anche all’ingresso massiccio nei musei e nel mercato di altre immagini d’arte (fotografia e digitale), la pittura ha rifatto i conti con se stessa, rinnovando e ampliando i propri orizzonti. Gli artisti sono stati scelti in base al lavoro svolto in mostre personali e collettive lo scorso anno e in base alla capacità di rendere in modo originale lo spirito dei tempi.
Sono venti modi di guardare la realtà, venti strade che una giuria, composta da addetti ai lavori ed esperti della comunicazione, esaminerà per decretare un vincitore. Con il Premio, nato nel 2000, Urbano Cairo, editore del mensile Arte e presidente della società Cairo Communication, ha voluto valorizzare la forza creativa dell’arte figurativa contemporanea e favorirne la crescita.