E' un gioco sottilmente concettuale quello proposto da Seungwan Park (Carrara, 1986). La scelta di un materiale classico come il marmo e di un soggetto tradizionale come il busto appare contraddetta dal trattamento della materia che, attraverso strappi, intarsi e stratificazioni, si ridefinisce in una dimensione quasi ipertecnologica.
E' un gioco sottilmente concettuale quello proposto da Seungwan Park (Carrara, 1986). La scelta di un materiale classico come il marmo e di un soggetto tradizionale come il busto appare contraddetta dal trattamento della materia che, attraverso strappi, intarsi e stratificazioni, si ridefinisce in una dimensione quasi ipertecnologica.