Marcio su Roma
Marcio su Roma
Il disastro si è realizzato in tempi brevi: dieci anni. Una Capitale in ginocchio, commissariata, ridotta allo stremo, piegata da una corruzione dilagante. Un comune e una regione travolti dal proliferare selvaggio di scandali che toccano in egual misura amministrazioni di sinistra e di destra. Una città insanguinata dalla guerriglia strisciante delle organizzazioni criminali in lotta tra loro, con alle spalle l’ombra di una mafia di tipo nuovo, non meno pericolosa.
Ma da dove arriva il marcio che ha sommerso Roma? Sono l’illegalità e il malaffare ad assediare e inquinare il Campidoglio? O è il potere a evocarli per strumentalizzarli a fini propri?
A tenere in pugno la principale metropoli italiana sono l’ex terrorista nero Massimo Carminati, presunto boss della mafia romana, e l’ex re delle cooperative rosse Salvatore Buzzi? Oppure i poteri economici che da sempre dominano l’Urbe?
L’inchiesta su Mafia Capitale ha rivelato un impensato grado di corruzione pervasiva, all’interno della quale hanno trovato spazio anche contaminazioni col mondo della malavita. Ma ha creato altresì un comodo alibi per scaricare la politica delle sue gravissime colpe. Andrea Colombo, giornalista di razza, racconta la vicenda della sua città a partire dal caso Marrazzo, che sembra uscito dalla penna di James Ellroy, alla caduta della giunta Polverini, dall’era Alemanno a quella del “marziano” Marino fino all’arrivo dei “commissari”. Ricostruisce un’inchiesta sui rapporti oscuri tra politica, criminalità e neofascismo a Roma e su quelli altrettanto torbidi fra potere politico, clientela e lobby economiche. Scrive il nuovo “romanzo criminale” sul Mondo di Mezzo.