La moda è un romanzo
La moda è un romanzo
«Lucia usciva in quel momento tutta attillata dalle mani della madre... portava un bel busto di broccato a fiori, con le maniche separate e allacciate da bei nastri.» È un abito, l’abito tradizionale delle contadine del Seicento lombardo, che Alessandro Manzoni sceglie per presentare ai lettori la sua Lucia, definendone così l’essenza di giovane, bella e modesta lungo tutti i Promessi Sposi. E solo di bianco e di rosa tenue, sorvegliata nelle scelte di stile come nel parlare, veste Angelica Sedara del Gattopardo per affrontare la ripidissima scala sociale che la porterà a diventare principessa di Falconeri e ambasciatrice. E poi i bikini rosa «oh la la», neri a pois, a quadretti, a fiorellini, che strappano un sorriso alla bambina dell’inferno e del paradiso, Lolita, i gilet vistosi di Julien de Rubempré che torna alla conquista di Parigi nelle Illusioni perdute di Balzac dichiarando alla sua protettrice di «non avere nulla da mettersi», forse l’unico uomo che si sia mai consentito una simile battuta, ma anche la pantofolina (non di vetro…) di Cenerentola e gli stivali di Lisbeth Salander. Attraverso il racconto della moda e dei suoi dettagli, i grandi autori non raccontano solo storie e personaggi, ma svelano molto di sé (spesso, più di quanto vorrebbero) e della propria epoca. Prendendo spunto da romanzi, poesie e autobiografie della grande tradizione letteraria occidentale degli ultimi tre secoli (con qualche incursione nel cinema), La moda è un romanzo racconta i segreti degli abiti che indossiamo ogni giorno, qual è stata la loro evoluzione e come hanno contribuito a rendere vivi e indimenticabili i personaggi più amati della letteratura, da Anna Karenina a Holly Golightly di Colazione da Tiffany, da Ellen Olenska dell’Età dell’innocenza a Emma Bovary. Un’antologia insolita, un’analisi affascinante per avvicinare gli appassionati di moda alla letteratura e gli appassionati di letteratura alla moda.