Ciao Amore Ciao
Ciao Amore Ciao
Dunque, sono partiti. Da soli, ciao allora, tirando su le spalle sotto il peso dello zaino quasi per dirci non preoccuparti io me la cavo, chissà quanto consapevoli che stavolta non è eguale a tutte le altre. Metà Europa sta regalando i propri figli all’altra metà e al resto del mondo. E noi da qui, diventati genitori a distanza, sosteniamo la scommessa dei ragazzi chiedendoci quanta perdita e quanto guadagno, personale e collettivo, ci sia nel loro andare. Sono partiti. Continuano a partire. Per studiare o lavorare all’estero, o per entrambe le cose. Scommettendo su se stessi e su un altrove che offre maggiori chance alla loro giovinezza e ai loro talenti. Qui lasciano stanze vuote e domande inevase. Torneranno, potranno e vorranno tornare? Può un Paese che invecchia rinunciare all’energia e alle competenze di giovani che ha formato e a quale prezzo? Come cambia, in questa nuova lontananza, la famiglia italiana, grande ombrello che tutto sostiene e attutisce? Cosa rimproverano alla propria generazione i padri e le madri di donne e uomini giovani che in tanti non torneranno e chiameranno casa un altro luogo di un mondo più grande? A partire dalla propria esperienza di mamma “a distanza”, una giornalista ha indagato l’emigrazione dell’Italia giovane, attraverso le opinioni e il vissuto di altri genitori di expat, sismografi attenti e sostenitori attivi della sfida dei propri figli. Il loro racconto mescola guadagni e perdite, disillusioni e speranze pubbliche e private e si intreccia ai dati, alle ricerche, alle opinioni del demografo Alessandro Rosina, in una fotografia in presa diretta dell’Italia di oggi, Paese che poco pensa al proprio futuro e non sembra essere all’altezza delle domande urgenti e delle scommesse dei giovani. Di quelli che vanno, di quelli che restano, di altri che potrebbero arrivare.