La bella estate di Mélie
La bella estate di Mélie
Mélie ha settantadue anni, è vedova, vive in una grande casa di campagna e ha una malattia di cui vuole sapere il meno possibile. Clara, la sua nipotina adottiva di dieci anni, sta per venire a passare le vacanze con lei, che non vuole certo sciuparsi il piacere di quella lunga estate insieme. Un’estate che dovrà essere speciale, una riserva di ricordi preziosi. Clara è solo una delle tante persone che ruotano attorno a Mélie come pianeti attorno al sole. C’è la figlia Fanette, mamma di Clara e giovane medico dalla vita sentimentale volubile, che quando può spunta all’orizzonte. C’è Gérard, ex di Fanette anche lui dottore, nello specifico medico curante e complice di Mélie, che è fresco di separazione. Poi c’è Marcel, il miglior amico del defunto e fedifrago marito di Mélie, che si finge invalido in casa di riposo per respingere l’onda lunga della vita. Da mezzo secolo irresistibilmente attratto da lei. Infine ci sono gli amici che vanno e vengono: Antoine, compagno di classe e fidanzatino di Clara, orfano di madre, smarrito come un pulcino; Bello, altro ex di Fanette e musicista refrattario ai legami sentimentali, che però ama circondarsi di bambini altrui. La casa di campagna di Mélie, le sue chiacchiere, la sua costante, delicata, discreta attenzione agli altri sono un faro per tutte queste persone un po’ ammaccate dalla vita; e fra barbecue, cene golose, giri in tandem, vecchi mobili da ridipingere, case sull’albero da costruire, tele di ragno e boschetti di bambù da guardar crescere, l’estate passa fin troppo in fretta. Quell’estate che a Mélie porterà il frutto inaspettato di un grande amore tardivo, meritato e assaporato fino in fondo. Centocinquant’anni in due? Quando si ama, i numeri non contano. Perché la vita bisogna godersela giorno per giorno, così come viene, per quello che dà.