Vincent in love - Il lavoro dell’anima
Vincent in love - Il lavoro dell’anima
Olanda, 1881. Vincent van Gogh ha già ventotto anni, ma ancora cerca il proprio posto nel mondo. Ha assecondato i desideri della famiglia dedicandosi agli studi, al commercio e alla predicazione, come il padre che è pastore protestante. Ora, dopo tanti anni inquieti, è giunto il momento della svolta, dell’irrevocabile decisione di lasciare tutto per seguire la sua prepotente vocazione: dipingere.
Da qui in poi, la sua vita si trasforma in una dura lotta per il riconoscimento di quel talento che lo spinge a produrre ossessivamente tele che nessuno compra. Ma, soprattutto, Vincent è un uomo che vuole amare ed essere amato, che vive passioni brucianti contro ogni convenzione, che pure accendono la sua arte. C’è la cugina Kee, dal viso dolce e la bocca morbida. C’è Sien, la donna di strada dagli occhi tristi che lui chiederà in sposa. C’è la vicina di casa Margot Begemann, forte e pura come un giglio. C’è Agostina Segatori, la modella italiana già musa di Corot, che non vuole legarsi a nessuno.
La voce che sentiamo è quella del pittore, in un flusso di coscienza che va a colmare i vuoti di una biografia reticente, prima dei malesseri psichici conclamati, prima dell’automutilazione. In queste pagine toccanti parla il Van Gogh meno conosciuto; nei turbamenti del suo cuore germoglia il furore creativo che esploderà nei cieli cobalto e nell’oro del grano.
Il Van Gogh innamorato dell’amore