Say Goodbye
Say Goodbye
Letteratura e politica, arte, musica, cinema, architettura: a Manhattan negli anni Settanta tutti sono dotati di un talento spiazzante. E tutti incrociano la strada di quella giovane italiana sempre di corsa: da Norman Mailer a Truman Capote, da Jackie Onassis a Mick Jagger, da Andy Warhol a Lou Reed, Philip Johnson, Robert Mapplethorpe, Warren Beatty, Jack Nicholson, Willem De Kooning. Questo libro è il racconto di una città in un lungo momento di grazia e della sua inesauribile capacità di trasgressione. È il ritratto, affettuoso ma anche amaro, di una comunità di persone che non si tiravano indietro davanti a niente, e che si divertivano, litigavano e amavano con la stessa indomabile energia. Ma questo libro è anche la storia della disintegrazione di quel mondo, la storia di chi ha smesso di correre e ha scelto di dire addio a un universo d’un tratto diventato fragile e disperatamente individualista.