Le avventure di Raniero di Pontremoli Cavaliere del Santo Sepolcro
Le avventure di Raniero di Pontremoli Cavaliere del Santo Sepolcro
Dopo aver combattuto con valore nella prima crociata per liberare Gerusalemme dagli infedeli, il conte Raniero di Pontremoli è entrato nella leggenda aggiungendo ai suoi titoli quello di cavaliere del Santo Sepolcro. Ed è sulla via del ritorno, verso il castello avito a Pontremoli, che incontriamo per la prima volta il nostro eroe. Affamato e stanco per il lungo viaggio, Raniero chiede ospitalità nella modesta locanda di un villaggio nella Lunigiana. Qui il locandiere gli rivela che due giorni prima una banda di spietati briganti ha rapito le donne più giovani e più belle della pacifica comunità, strappandole ai suoi indifesi abitanti. Mosso a compassione dallo sconforto del locandiere, nonché turbato dalla sua inspiegabile arrendevolezza, Raniero lo esorta a una reazione consona alla gravità degli eventi. E si offre di mettersi alla testa di un manipolo di uomini del villaggio, non usi alle armi né al combattimento, per raggiungere i briganti prima che questi possano trarre profitto dal loro prezioso bottino. Il cammino è lungo e disseminato di incontri: prima i frati di un accogliente monastero, poi una scaltra tribù di nomadi e una compagnia di teatranti, infine un’avvenente nobile fanciulla di nome Maddalena, figlia del duca Carlo di Sarzana. Tra Maddalena e Raniero è amore a prima vista, nasce una passione intensa che sconvolgerà la vita di entrambi. La giovane infatti non è libera, è promessa a un nobile molto più vecchio di lei. Raniero, dal canto suo, è spesso assediato da giovani dame annoiate dalla vita di corte, vulnerabili al fascino dell’eroe senza macchia e senza paura. Pagina dopo pagina, il racconto si snoda ricco di avvenimenti inattesi, di cui sono protagonisti volta per volta l’onore, gli ideali, gli inganni, l’amore e la morte. Un romanzo cavalleresco, in cui Enrico Mayer, come un regista di teatro, affida la narrazione al dialogo ininterrotto tra i tanti attori in scena. Fino al sorprendente epilogo, che si tinge di giallo.