La fabbrica dei ricordi
La fabbrica dei ricordi
«Le metafore sono finestre spalancate per concedere al sole di entrare, all’aria di circolare e alle persone di guardare chi c’è fuori, facendo intravedere cosa c’è dentro.» Chi per mestiere affronta ogni giorno la complessità del disagio psicologico dell’essere umano, sviluppa inevitabilmente una capacità sottile di usare le parole. E tutti noi, proprio tutti generiamo storie, la vita stessa è una fabbrica di storie, di materia per i sogni e i ricordi. Le storie, poi, creano altre storie e al loro interno tutto comunica, perché ogni elemento nelle relazioni umane è comunicazione. Nel tendere l’orecchio agli altri è nata questa raccolta di scritti, frutto dell’esperienza clinica dell’autore, ma anche del suo personale percorso di uomo, padre e marito. Nella vita di tutti i giorni noi forgiamo di continuo metafore: per capire e farci capire, per arrabbiarci o forse per essere più felici. L’incredibile ricchezza di suggestioni incarnata dal linguaggio metaforico apre un accesso al mondo conscio e inconscio di tutti coloro che trovano un senso altro alla visione congelata di un problema. L’uso di metafore trasporta noi esseri pensanti in una dimensione più emozionale, fruibile, originatrice di inconsapevoli suggestioni, sensazioni nuove. Dischiude la comprensione emotiva di temi quali ansia, conflitti di coppia, depressione, stress, adolescenza, scuola, famiglia, paure piccole o grandi. Come una sorta di corpo calloso, costruisce un ponte di riflessione tra la razionalità dell’emisfero sinistro e la creatività del destro. Congiunge l’inquieto mondo interno delle persone e la realtà circostante fatta di oggetti, soggetti e relazioni. English description