L’Eternità nell’Arte
L’Eternità nell’Arte
É il catalogo ufficiale della grande mostra alla Basilica dei Santi Quattro Coronati, uno dei luoghi più intimi e sacri della Città Eterna. Quarantaquattro gli artisti presenti, invitati dal curatore Giammarco Puntelli a confrontarsi sul tema della spiritualità nei giorni in cui si chiude il Giubileo della Misericordia. Sei le sezioni: artisti storicizzati, stranieri, figurativi, paesaggisti, informali e scultori. Di ogni artista viene pubblicata la biografia e due opere realizzate appositamente per l’occasione. Apre il volume l’intervento delle Monache Agostiniane che abitano il Monastero dei Santi Quattro Coronati, seguito dalla prefazione del curatore, Giammarco Puntelli, che inquadra l’opera di ogni singolo artista selezionato nell’ambito del tema espositivo. “Solo gli artisti abituati a lavorare con il linguaggio di segni e colori avrebbero potuto usare l’alfabeto artistico più libero e, dunque, più favorevole a sganciarsi dalle logiche e dai riferimenti del tempo come categoria dell’essere. La scelta degli artisti non è stata semplice rispetto ai tanti che avrebbero voluto far parte di questo evento. Se l’eternità la troviamo nell’arte, l’arte deve rappresentarla per consentirci di sbirciare attraverso un moto del cuore e dell’animo, per avvertire, in na determinata opera o in più opere, i semi che il luogo di mostra stesso amplifica e determina nella coscienza dell’essere. Ciascuno di questi artisti era indispensabile.”Gianmarco PuntelliIl catalogo di una grande mostra che mette a confronto protagonisti dell’arte contemporanea italiana e non solo. Oltre quaranta artisti si confrontano sul tema della spiritualità nei giorni in cui si chiude il Giubileo della Misericordia.GIAMMARCO PUNTELLI Nato a Roma, vent’anni di lavoro nel mondo dell’arte, oltre 160 mostre e una decina di direzioni artistiche. Docente e ricercatore, imprenditore, storico e critico d’arte, giornalista, specialista in programmazione neuro linguistica e coaching, per la sua formazione multidisciplinare riesce ad unire mondi apparentemente paralleli come quello dell’arte, delle lettere, della scienza e della psicologia in spettacolari progetti ed eventi di approfondimento culturale. Nella sua biografia attribuisce fondamentale importanza all’incontro con Giovanni Paolo II e Nelson Mandela. Ha collaborato con Dani Karavan, Giò Pomodoro, Bodini, Demetz e tanti altri artisti tra cui Gonzales, Possenti, Alinari, Menozzi, Monteforte, Nunziante, Faccincani, Lodola, Kostabi, Capitani, Borghi, Solimani. Ha curato mostre personali di Scatizzi, Lazzaro, Sassu, Anne e Adolfo Saporetti.