Le scelte di Puntelli - Il labirinto dell'ipnotista
Le scelte di Puntelli - Il labirinto dell'ipnotista
Al suo secondo libro, il critico d’arte Giammarco Puntelli – che trasforma le sue mostre in eventi interdisciplinari fra arte, lettere, scienza e psicologia – si reca a Madrid, al Prado, dove indaga le tele di Goya e studia l’ipnosi nell’atto della creazione tipica di alcuni artisti, la cui vita coincide con il labirinto dell’arte. Nascono così una serie di riflessioni su opere di drammatica presenza (da Rembrandt a Nunziante, da Goya a Calabria, ad Armodio, da Van Gogh a Menozzi, a Talani, da Basquiat a Borghi, da Alinari a Capitani, Chia e altri) cercando di uscire dal labirinto attraverso una conoscenza del codice genetico comune ai maestri. Il volume inizia con Margaret Keane e, attraverso un percorso che tocca artisti contemporanei e del passato, propone cinquanta testi critici con altrettante immagini di opere all’interno di un formato maneggevole, dal carattere divulgativo e di immediata leggibilità, con i testi collocati a sinistra e le opere a destra. “Abbiamo percorso il labirinto non in tutte le sue strade ma in tante di queste per comprendere l’ipnosi dell’artista nel momento di una creazione spesso sottovalutata nella sua maledizione e nella sua estasi, mentre osserviamo il risultato finale di un’opera d’arte. Non abbiamo la pretesa di aver compreso tutto, ma siamo certi di aver capito che si nasce con il seme dell’arte nell’anima. L’arte è una missione. Tutto ciò che viene dopo è lavoro, lavoro, lavoro.” Giammarco Puntelli Il secondo volume di una collana nata con l’obiettivo di rendere fruibili a tutti le riflessioni di Giammarco Puntelli, un professionista della divulgazione d’arte. Rembrandt, Goya, Van Gogh, Basquiat, Calabria, Armodio, Borghi, Alinari, Pietrantoni e tanti altri artisti contemporanei selezionati dall’autore. GIAMMARCO PUNTELLI Nato a Roma, vent’anni di lavoro nel mondo dell’arte, oltre 160 mostre e una decina di direzioni artistiche. Docente e ricercatore, imprenditore, storico e critico d’arte, giornalista, specialista in programmazione neuro linguistica e coaching, per la sua formazione multidisciplinare riesce ad unire mondi apparentemente paralleli come quello dell’arte, delle lettere, della scienza e della psicologia in spettacolari progetti ed eventi di approfondimento culturale. Nella sua biografia attribuisce fondamentale importanza all’incontro con Giovanni Paolo II e Nelson Mandela. Ha collaborato con Dani Karavan, Giò Pomodoro, Bodini, Demetz e tanti altri artisti tra cui Gonzales, Possenti, Alinari, Menozzi, Monteforte, Nunziante, Faccincani, Lodola, Kostabi, Capitani, Borghi, Solimani. Ha curato mostre personali di Scatizzi, Lazzaro, Sassu, Anne e Adolfo Saporetti.