Giuseppe Locati - L'arte e il pensiero
Giuseppe Locati - L'arte e il pensiero
“Scrittore, filosofo, artista, ingegnere di successo... l’arte di Locati è complessa nella propria linearità” scrive di lui Luigi Marsiglia, il curatore della monografia, che ne presenta la produzione, preceduta da un bel saggio dello stesso Locati. Il volume, frutto della stretta collaborazione tra il critico d’arte e l’artista, pone in evidenza la straordinaria personalità di un uomo che può essere considerato un’icona dell’operosità lombarda: da un lato geniale imprenditore nominato nel 2013 Cavaliere della Repubblica dal Presidente Giorgio Napolitano; dall’altro, artista con la “A” maiuscola, magnifico disegnatore nonché padrone assoluto delle tecniche di lavorazione con cui realizza le sue sculture. Circa 180 le opere pubblicate, dai primi oli del 1955 alle recentissime sculture in ottone cromato e smaltato: un viaggio affascinante nel mondo di un autore che conosce il linguaggio della bellezza. Contributo critico di Pier Franco Bertazzini. “Locati è un artista che concepisce ed elabora, derivazione latina di laborāre, chiedendosi i perché umani dell’esistenza, affrontando di petto il perché dei perché: ciò che dovrebbe fare ogni uomo e ogni artista”. Luigi MarsigliaUn grande disegnatore, un maestro della tecnica, un uomo di pensiero. Oltre 180 opere, un viaggio affascinante nell’opera di un artista che ben conosce il linguaggio della bellezza.GIUSEPPE LOCATI Nato a Monza nel 1939, nella prima adolescenza frequenta la scuola d’arte “Famiglia artistica monzese” e, a soli 15 anni, espone all’Arengario di Monza. Laureatosi in ingegneria a metà degli anni Sessanta, inizia la sua ininterrotta attività nell’azienda di famiglia, distinguendosi per la produzione di brevetti di successo. Se la carriera professionale è costellata di premi e riconoscimenti, quella artistica non è da meno: a partire dal 1977 partecipa a numerose mostre personali e collettive, che lo vedono esporre in prestigiose gallerie a Milano, Roma, Londra, Genova, Brescia, Monza, Barcellona, New York, Tokyo oltre che al Museo Bodini di Gemonio con Fabbri, Crippa, Melotti e Giò Pomodoro. Artista di profonda sensibilità religiosa, è sorretto da un’etica rigorosa e da una concezione dell’arte legata al pensiero puro, minimale, concettualmente essenziale, di grande pulizia stilistica e, allo stesso tempo, capace di emozionare l’osservatore.