Gianfranco Meggiato - LINES OF THE INVISIBLE

Editoriale Giorgio Mondadori

Gianfranco Meggiato - LINES OF THE INVISIBLE

È il catalogo della mostra di Gianfranco Meggiato all’Heydar Aliyev Center di Baku (capitale dell’Azerbaigian), progettato da Zaha Hadid e famoso per il suo design fluido e curvilineo. L’esposizione, inaugurata il 23 maggio 2024 (termine 25 gennaio 2025), presenta 39 sculture – di cui 19 recenti e inedite – realizzate tra il 2006 e il 2024, in parte posizionate all’interno dell’edificio, in parte all’esterno con grande effetto scenografico, effetto esaltato dalle oltre 120 immagini all’interno del volume. Mostra a cura di Amina Melikova; testi di Amina Melikova, Luca Beatrice, Alberto Samonà, Gianfranco Meggiato; fotografie di Adil Yusifov e Aziz Karimov; testi in italiano, inglese, russo e azero.

“È come se l’artista stesse ascoltando l’Universo, qualcosa che può essere “sentito” solo con l’orecchio interno, riproducendo in modo sincrono le onde sinusoidali del suono e delle pause silenziose.”
Amina Melikova

“Ecco, quindi, che architettura e scultura concorrono a uno stesso scopo, alla produzione di una nuova
organicità in contrasto con gli eccessi di un’antropizzazione parossistica e soffocante.”

Luca Beatrice

Il suggestivo racconto di un intenso dialogo tra scultura e architettura.

Un intenso messaggio di unità, fratellanza e di superamento del duale.


GIANFRANCO MEGGIATO
Nasce a Venezia, dove frequenta l’Istituto Statale d’Arte. A 16 anni il Comune di Venezia lo invita ad esporre le sue sculture presso la Galleria Comunale Bevilacqua La Masa. A partire dal 1998 è invitato a esporre in musei, gallerie, e piazze di tutto il mondo. È invitato inoltre ad esporre alla 54a e 55a Biennale di Venezia nei padiglioni nazionali e a Manifesta12. Dal 2017 crea grandi installazioni a tema sociale ed educativo ponendole in significative location pubbliche spesso parte del patrimonio Unesco. Nello stesso anno gli viene conferito il prestigioso Premio Icomos-Unesco “per aver magistralmente coniugato l’antico e il contemporaneo in installazioni scultoree di grande potere evocativo e valenza estetica”.