Borghi - L'Olimpo della materia
Borghi - L'Olimpo della materia
Il catalogo documenta la mostra personale di Alfonso Borghi negli spazi della Casa del Mantegna, a Mantova. Una quarantina le opere esposte, comprese alcune sculture, a illustrare un percorso lungo quasi mezzo secolo, impressionante per la metamorfosi di un artista che, dal surrealismo dei primi anni Settanta (Gli innocenti, 1972), si è spostato gradualmente e in modo naturale verso una dimensione informale caratterizzata da una forte matericità e dall’utilizzo di colori potenti e comunque sempre funzionali al messaggio dell’artista (Ascoltando le note, 2015). La mostra si colloca nel calendario di eventi previsti nel 2016 per Mantova “Capitale italiana della cultura”. Volume e mostra a cura di Giammarco Puntelli, testi critici di Giammarco Puntelli, Gianfranco Ferlisi, Giuseppe Amadei, testo di saluto di Francesca Zaltieri, vicepresidente della Provincia di Mantova. “Un Olimpo dal quale vedere destini, emozioni, moti dell’animo. Alfonso Borghi entra, con le sue opere, a Casa del Mantegna, luogo e laboratorio di arte senza tempo, per confermare lo stupore che generano alchimie inedite e l’illusione di colori, autori di materiche presenze, che accompagnano la consapevolezza della nascita di emozioni sopite o mai provate.” Giammarco Puntelli “Lo spirito del tempo contemporaneo rivive nel gusto del colore, nella ritualità del gesto e nella corposità della materia”. (Giuseppe Amadei) “Alfonso è anche un pittore sincero, alla ricerca dell’autenticità, al di fuori dalle mode”. (Gianfranco Ferlisi)ALFONSO BORGHI Nato nel 1944 a Campegine (RE), autodidatta, espone per la prima volta a 18 anni grazie all’aiuto di un collezionista. In seguito soggiorna per un breve periodo a Parigi, affascinante capitale che ne segna il percorso artistico e dove ha modo di studiare i grandi maestri, in particolare Picasso e gli altri grandi interpreti del Cubismo. In oltre quarant’anni di attività è approdato a una sintesi pittorica di indiscutibile fascino, passando dal figurativo morandiano dei primi anni al surrealismo lacerante degli anni Ottanta, quindi a un astrattismo di impronta futurista nel decennio successivo. Oggi è approdato a una sintesi in cui un uso sontuoso e abilissimo della materia si associa a uno straordinario senso del colore. Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche, private e musei in Italia ed Europa.