Metamorphosis
Metamorphosis
Il libro, in parte autobiografico e accompagnato da un ricco compendio critico, racconta la vicenda di un protagonista dell’arte contemporanea che ha incrociato i destini di vari personaggi, tra cui Lucio Fontana e Raffaele Carrieri, animatori culturali d’eccellenza nella Milano degli anni Cinquanta e Sessanta. Padrone assoluto di varie tecniche pittoriche, in Pignatelli trovano feconda sintesi creativa le esperienze della figurazione contemporanea ma anche le occasioni trasfigurate del Barocco meridionale. Al testo autobiografico dell’artista si aggiungono quelli del curatore Fortunato D’Amico, Raffaele Carrieri, Angelo Crespi, Giancarlo Lacchin e un’intervista con il gallerista Giuseppe Lezzi, con l’intento di restituire il clima emozionale intorno all’arte di Ercole Pignatelli nonché una lettura critica esterna dei fatti e delle vicende esposte. Nella parte finale una selezione di opere che ripercorrono la produzione dell’artista, dal 1954 ad oggi.
“Il volume si propone, attraverso le vicende che orbitano attorno alla figura di Pignatelli, di narrare uno spaccato di Storia dell’arte contemporanea italiana. Una Storia che, dal secondo dopoguerra, partendo da Lecce e transitando stabilmente da Milano, arriva ai giorni nostri portando con sé il carico di una stagione mitica e leggendaria, certamente irripetibile.”
Fortunato D’Amico
La bella storia di un giovane coraggioso e determinato che a soli 18 anni arriva a Milano dalla nativa Lecce e nel capoluogo lombardo diventa un protagonista dell’arte contemporanea.
Rabdomanti, masserie, germinazioni, nudi, basamenti floreali, paesaggi, marine, tutto in Pignatelli è fatto per illuminare di bellezza la realtà.
ERCOLE PIGNATELLI
Frequenta l’Istituto d’Arte di Lecce ed è allievo dello scultore Aldo Calò e dei pittori Luigi Gabrieli e Lino Suppressa. Nel 1953 arriva a Milano, dove si stabilisce stringendo amicizia con Mulas, Manzoni, Quasimodo, Kaisserlian, Fontana, Milena Milani e Carlo Cardazzo, suo gallerista. Conosce il poeta e scrittore Raffaele Carrieri. Nel 1954 vince il Premio San Fedele per i giovani, consegnatogli da Carlo Carrà. Da questo momento il suo percorso artistico sarà costellato di importanti riconoscimenti e soddisfazioni in ambito nazionale e internazionale. Le sue opere sono esposte in moltissimi musei e collezioni in Italia e all’estero a Milano, Roma, Venezia, New York, San Francisco, Bruxelles (Parlamento Europeo), Lisbona, Washington, Madrid, Zurigo, Nizza, Philadelphia per citare alcune città. Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1978 e del 2011.