Livio Seguso - Una vita per l'arte

Editoriale Giorgio Mondadori

Livio Seguso - Una vita per l'arte

“Da un po’ di tempo pensavo di raccogliere le mie memorie ed evocare le esperienze vissute in riferimento al mio lavoro. Quel lavoro che è stato, dopo la vita famigliare e l’amore per tutti i miei cari, l’impegno più significativo di tutta la mia esistenza”. In questa frase si riassumono la personalità e il carattere di Livio Seguso, un artista che ha saputo attingere dalla secolare tradizione del vetro muranese per elaborare una propria espressione artistica riconoscibile e particolarmente apprezzata all’estero, oltre che nel nostro Paese. Figlio di un maestro vetraio - come lui stesso scrive - Seguso non si ferma alla pur eccelsa produzione artigianale ma col tempo si avvicina con maggior consapevolezza all’universo della scultura moderna, avvalendosi in particolare delle lezioni storiche di Arturo Martini e Henry Moore. A partire dagli ultimi anni Sessanta la produzione dell’artista muranese si emancipa decisamente da quella artigianale e negli anni Ottanta raggiunge la piena maturità. Oggi le sue opere sono sublimi equilibri di forme e materiali in cui il marmo nero del Belgio, quello bianco di Carrara o il legno di cedro si accompagnano al cristallo trasparente con risultati di incredibile bellezza ed armonia. “... Livio Seguso è un vero artista del nostro tempo perché non ricalca passivamente alcun modello formale già esistente - pur alimentandosi alle grandi lezioni storiche, in particolare della scultura - ma persegue invece solo quello suggerito dalle intuizioni della sua accesa immaginazione.” Enzo Di MartinoLa vicenda umana e artistica di un grande protagonista della scultura. Una vita per l’arte è il racconto di un artista che ha saputo attingere dalla tradizione per creare opere sublimi.Livio Seguso Vive a Venezia ma è nato nel 1930 a Murano, dove ancora oggi lavora attivamente. Inizia giovanissimo il suo rapporto con il vetro e, dopo aver ampiamente appreso le tecniche tradizionali, stimolato da una spiccata sensibilità artistica avvia un’interessante e personale ricerca sulla forma plastica. La maturazione artistica di Livio Seguso giunge all’apice alla fine degli anni Settanta, con il manifestarsi di forme assolute. In seguito, la sua ricerca oltrepassa il materiale usato e si allarga verso l’utilizzo di altri materiali, quali l’acciaio, la pietra, i marmi, i graniti e infine il legno. Questi nuovi materiali, sempre in connubio con il vetro, ne esaltano sia la trasparenza sia l’intensità della luce, il cui fine rimane la creazione di un’unità ideale tra rigore intellettuale e nitore dei volumi tra senso di raffinata eleganza e fantasia poetica

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