C'ERA UNA VOLTA UN ASINO
C'ERA UNA VOLTA UN ASINO
“Anche se la montagna era più bella del lago, gli abitanti della piccola città non la guardavano e, se avessero potuto, l’avrebbero pure con piacere cancellata dalla carta geografica.” Inizia così il divertente e in fondo amaro volume di Giuseppe Arnone, scrittore prolifico alla sua seconda pubblicazione con l’Editoriale Giorgio Mondadori. A cancellare la “montagna dell’ingiustizia” ci proveranno i vari Brenzi, Dalemanno, Brodo dei Brodi, Madama Boscogrande, Brillo, Cicciobello Maio, Bosso Balosso, Bingo Bongo Bango, personaggi che animano la vita politica della piccola città affacciata sul lago in una riuscitissima metafora del panorama politico italiano. Ci penserà un asino a sistemare le cose, in un racconto che viaggia tra la satira politica e la fiaba, arricchito dai disegni del vignettista Max Famoso. Prefazione di Francesco Alberoni. Opera in copertina di Giancarlo Caneva.
“Gli uomini fra i quali l’asino di Arnone si muove non sarebbero nemmeno qualunque. Il lettore non faticherà affatto a riconoscere, nelle rocambolesche avventure di personaggi quali Benzina, Dalemanno, Tersani, Madama Boscogrande, Puffetta Serrapiani, gli Ultrastelle di Brillo, Bosso Balosso e Maronita che guardano alla Badania, i tanti altri bislacchi politicanti che si contendono la guida di una non meglio precisata cittadina in riva al lago, un chiaro intento satirico nei confronti della classe dirigente italiana dell’ultimo ventennio almeno”.
Dalla Prefazione di Francesco Alberoni
Un racconto tra la satira e la fiaba, in cui Brenzi, Dalemanno, Brodo dei Brodi, Brillo, Bosso Balosso, Bingo Bongo Bango sono solo alcuni dei personaggi che animano la vita politica di una piccola città, riuscitissima metafora del panorama politico italiano.
GIUSEPPE ARNONE
L’autore, che vive a Trento, è nato a Palermo, dove ha trascorso la giovinezza e gli studi (diplomato all’Istituto Nautico e laureato in Lettere Moderne), partendone prima per viaggiare come ufficiale di marina mercantile e poi per svolgere in varie parti d’Italia incarichi da funzionario a manager al Ministero dell’Interno, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alle Poste Italiane S.p.A. Alla fine ha scelto la pensione anticipata per dedicarsi agli studi letterari. Ha pubblicato nel 1981 un piccolo libro di favole e nel 2008 un libro di poesie. Nel 2019 pubblica “La grande favola dell’universo” (Editoriale Giorgio Mondadori) vincendo il premio speciale della giuria per la letteratura “Città di Cortona”.