Marcello Scuffi
Marcello Scuffi
"Scuffi ha guardato e continua a guardare alla solennità di un paesaggio che ospita severe architetture, con finestre e porte appena dischiuse a partecipare cupi misteri” annota Giovanni Faccenda, curatore del catalogo e della mostra personale dedicata a Marcello Scuffi negli splendidi spazi del Chiostro del Bramante, a Roma, prevista nella seconda metà dell’aprile 2012. Una cinquantina le opere selezionate dal curatore per l’evento capitolino, prestigiosa tappa della lunga carriera di Scuffi, iniziata negli anni Sessanta da autodidatta spinto da un’insopprimibile passione per il disegno e per il colore. L’evoluzione artistica del maestro è stata un continuo crescendo e oggi Scuffi è considerato uno dei più interessanti pittori figurativi italiani. Come scrive ancora Faccenda, “Per risalire ad alcune paternità elettive, che si colgono chiaramente nella pittura di Scuffi, occorre risalire al Quattrocento di Masaccio, Masolino, Paolo Uccello e, soprattutto, Piero della Francesca; al secondo Ottocento, simbolista, di Böcklin; all’aureo primo Novecento della metafisica di de Chirico, in particolar modo, e alle singole interpretazioni che di essa ebbero a dare Carrà, Morandi e Sironi."Il catalogo apre con il testo introduttivo di Giovanni Faccenda e ognuna delle circa cinquanta opere presentate è commentata da un testo critico.