Giuseppe Borrello
Giuseppe Borrello
“Il disegno è la sincerità nell’arte. Non ci sono possibilità di imbrogliare. O è bello o è brutto”. In queste parole di Salvador Dalì è racchiusa l’essenza della ricerca di Giuseppe Borrello. L’artista, torinese di adozione, ha dedicato la sua vita allo studio, alla ricerca e al perfezionamento della pittura con penna a biro e punta metallica. Coraggiosamente anomalo nel panorama attuale dell' arte, Borrello dimostra – in questa esaustiva pubblicazione – le ottime ragioni di una scelta tutt’altro che facile, perseguita con un ardore insolito, e mirando a una resa visiva di grande forza suggestiva. Il testo critico introduttivo è a cura di Paolo Levi. “Queste sue opere sono gioielli compositivi, frutti maturi di un paziente intrico di infinite linee parallele poste in diagonale, che egli sovrappone in un gioco magico di chiaroscuro”. (Paolo Levi) GIUSEPPE BORRELLO Figlio d’arte, il padre è scultore operante in sud America, nasce nel 1950 a Sant' Agata di Esaro. In tenera età si rivela bambino prodigio per la sua innata capacità di ritrattista. Dal 1979 vive e lavora a Torino, dove è riuscito ad approfondire le sue ricerche, convenendo a una perfezione eccezionale, grazie alle sofisticate strutture esistenti nel capoluogo piemontese. Gran parte della sua formazione artistica nasce dallo studio dei grandi maestri del Rinascimento, studio e ricerca che successivamente lo condurranno all’invenzione e alla realizzazione di due tecniche pittoriche: la "pittura a biro" e la "pittura tramite punte metalliche" (argento, oro, palladio, platino, titanio). Usa inoltre olio, pastello, tempera, acquerello, matita, china, sanguigna, gessetto, litografia e acquaforte.