Pina Inferrera – Acque Fragili. Infrangibili Equazioni

Editoriale Giorgio Mondadori

Pina Inferrera – Acque Fragili. Infrangibili Equazioni

La mostra personale di Pina Inferrera ideata specificatamente per gli spazi espositivi dell’Acquario Civico di Milano (settembre-ottobre 2023) è protagonista di questo volume ricchissimo di immagini che ripercorre, attraverso la presentazione delle sue serie fotografiche più recenti, l’intenso lavoro di ricerca di un’artista dallo sguardo attento e sorprendente. L’autrice usa la fotografia come mezzo privilegiato per una osservazione reale e obiettiva, per evidenziare e segnalare senza rinunciare alla poeticità della visione. Parallelamente esplora altre possibilità espressive come video e installazioni. Oltre cento le immagini selezionate per il volume dal curatore del volume Fortunato D’Amico, autore di un’intensa intervista all’artista. Contributi di Giovanna Brambilla, Sandro Orlandi, Nicoletta Ancona, Cristina Gilda Artese, Olga Bachschmidt, Roberto Borghi, Maria Campitelli, Gavina Ciusa, Mauro Curtò, Lorella Giudici, Cristina Guerra, Angela Madesani, Roberto Mutti, Elisabetta Polezzo, Mosè Previti, Alberto Scanzi, Gabi Scardi, Arturo Schwarz, Paola Suardi e Tommaso Trini. Testi in italiano e inglese.


“L’indagine artistica di Pina Inferrera si caratterizza per l’abilità nel creare opere che superano i cliché convenzionali e che offrono un’esperienza estetica sofisticata. Il richiamo alla memoria archetipa, la sensibilità alla rievocazione emotiva, conferiscono al suo lavoro una profondità e una bellezza inconsuete.”
Fortunato D’Amico

 

Un volume ricco di immagini che, attraverso l’obiettivo fotografico di Pina Inferrera, raccontano il suo dialogo con gli elementi naturali, facendo emergere il delicato equilibrio tra l’uomo e il suo ambiente.

Attraverso la fotografia e le installazioni, un’indagine del fragile ed emozionante rapporto tra uomo e habitat naturale.


PINA INFERRERA
Nata a Messina vive e lavora a Mozzo (Bergamo). Laureata all’Accademia di Brera, ha esposto in Italia e all’estero in molte città. Spesso interviene su reperti del consumismo industriale, emblemi di una condizione dell’umanità. Utilizzando scarti della modernità ha realizzato opere sitespecific dalle dimensioni imponenti, capaci di ridisegnare lo spazio. Dal 2000 ha focalizzato il suo interesse sull’arte fotografica con l’intento di indagare l’uomo e il suo habitat. Le sue opere sono pubblicate su cataloghi, libri d’arte, riviste, quotidiani. È stata invitata ad esporre in musei d’arte moderna e contemporanea, fiere d’arte, Biennale di Venezia.