GENE
GENE
La monografia, a cura di Giammarco Puntelli, inaugura la collana ‘Signa Artis’, ideata da Domenico Monteforte e dedicata ai protagonisti dell’arte contemporanea con un taglio moderno, sobrio ed elegante. Ha scritto di Gene il compianto Philippe Daverio (nella foto a destra con Gene): “Affascina il suo fare da ricamatore quando pone in serie piccoli grumi di pittura che formano trama e ordito d’una tela immaginata”. E aggiunge Puntelli, nel suo testo: “Gene è un artista tutto contemporaneo: ha svelato i segreti della natura per raccontarci la storia degli uomini ed aiutarli a meditare sul proprio destino”. Il volume presenta una settantina di opere degli ultimi anni con alcuni cammei che risalgono agli anni Novanta. Il ‘marchio’ che rende la pittura di Gene immediatamente riconoscibile è di certo la sua tecnica a rilievo con la quale, grazie al consapevole utilizzo di spatola e pennello, realizza dipinti tridimensionali ad olio. Testi critici di Philippe Daverio, Giovanni Faccenda, Giammarco Puntelli, Carlo Serafini, Vittorio Sgarbi. Traduzioni in inglese, francese, cinese, russo e arabo.
“La natura non può essere quindi rappresentata ma solamente evocata; e lo è col movimento dell’aria, con gli effluvi dei profumi, con la temperatura, con il senso vitale delle stagioni. La natura viva non è mai still life, cioè natura silente o come si dice in italiano “natura morta”. Ecco la sfida che affronta in modo innovativo assai Gene Pompa in arte Gene. E lo fa con una intuizione inattesa: la natura per lui è anzitutto pulsione poetica.” Philippe Daverio
La seconda importante monografia di un artista virtuoso e originale.
Nel panorama artistico contemporaneo la produzione di Gene si distingue
per la tecnica a rilievo che rende le sue opere tridimensionali.
GENE
Generoso Pompa, in arte Gene, nasce nel 1952 ad Alessandria d’Egitto, paese che abbandona con la famiglia negli anni ’60 trasferendosi a Roma. I suoi esordi come pittore hanno inizio negli anni ’70 e dagli anni ’90 intraprende a tempo pieno la professione, alternando opere surreali ad opere squisitamente paesaggistiche. Nel 1998 apre il suo atelier in via Bellinzona a Roma, in seguito anche la galleria nel centro storico di Spoleto. Nella sua lunga carriera ha partecipato a oltre 100 personali e oltre 600 rassegne d’arte nazionali e internazionali. È del 2013 la prima importante monografia (Editoriale Giorgio Mondadori) curata da Giovanni Faccenda. Dal 2017 è seguito da Giammarco Puntelli, che tuttora accompagna l’artista nella curatela e organizzazione di importanti eventi culturali in Italia e all’estero, ultimo tra questi Expo Universale Dubai 2020. Questa sua seconda monografia include, tra gli altri contributi, un testo critico del compianto Philippe Daverio.