CATALOGO GENERALE DELLE OPERE DI XAVIER BUENO
CATALOGO GENERALE DELLE OPERE DI XAVIER BUENO
Il terzo volume del Catalogo Generale delle Opere di Xavier Bueno viene finalmente a colmare una grande lacuna, un lavoro lasciato incompiuto per più di venti anni, quando fu pubblicato il secondo volume. Dopo una lunga ricerca, l’Associazione Culturale Bueno ha raccolto quasi trecento opere, molte delle quali inedite e mai esposte, che si sono rivelate delle scoperte a volte sorprendenti per la raffinatissima tecnica di esecuzione e per la rarità dei soggetti rappresentati. Un capitolo del volume è riservato alle pitture murali, opere di grandi dimensioni alle quali Xavier si è dedicato nei primi anni Cinquanta; dipinti sconosciuti e quindi totalmente da scoprire e ammirare nella loro raffinata maestosità. A queste opere la studiosa Giovanna Lambroni ha dedicato uno studio particolarmente approfondito riportato a fine Catalogo. Introduzione di Maria Isabella Bueno, testo critico di Giovanni Faccenda, testo sugli affreschi di Giovanna Lambroni, postfazione di Raffaele Bueno.
“Oggi, a oltre quarant’anni dalla sua morte, [...] ritroviamo, intatte, le suggestioni di verità e di bellezza che ci accompagnarono la prima volta che fummo al cospetto di un suo dipinto. Stessa è la vertigine di allora, l’ineludibile rapimento e una commozione che si mantiene vivida e irrefrenabile in chi abbia avuto in dono la pregiata facoltà di avvertirla.”
Giovanni Faccenda
Xavier Bueno seppe guardare al mondo, vicino e lontano, con occhi di veggente.
Un volume che presenta le tappe essenziali e più significative dell’intero itinerario artistico di Xavier Bueno.
XAVIER BUENO
Xavier Bueno nasce nel 1915 a Vera de Bidasoa, in Spagna. Nel 1925 la famiglia si stabilisce a Ginevra, cinque anni più tardi Xavier si iscrive all’Accademia di Belle Arti. Tre anni dopo frequenta a Madrid l’Accademia di San Fernando e nel 1936 consegue il diploma. Dal 1938, e per un periodo della durata di circa dieci anni, tra Xavier e il fratello Antonio si instaura un sodalizio artistico. All’inizio del 1940 si trasferiscono a Firenze e grazie a Pietro Annigoni espongono presso la Galleria Ranzini di Milano. Dopo la guerra fanno sodalizio con i “Pittori Moderni della Realtà”, ma negli anni Cinquanta Xavier avvia un cammino solitario. Nei primi anni Sessanta raggiunge la maturità stilistica attirando l’interesse di studiosi dell’importanza di Marcello Azzolini, Luigi Carluccio e Salvatore Quasimodo. Da diversi anni malato di Parkinson, muore nel 1979.