CATALOGO GENERALE DELLE OPERE DI CLAUDIO CARGIOLLI - PRIMO VOLUME
CATALOGO GENERALE DELLE OPERE DI CLAUDIO CARGIOLLI - PRIMO VOLUME
Atteso da tempo, il primo volume del Catalogo Generale di Claudio Cargiolli presenta 450 opere abbracciando un arco temporale di oltre mezzo secolo, dal 1968 ai giorni nostri. “Essenza per palati fini”: così definisce la pittura di Cargiolli il curatore del volume Giovanni Faccenda, un’affermazione comprovata dalla produzione di un artista dotato di tecnica insuperabile, che dipinge utilizzando uno speciale visore per realizzare particolari quasi invisibili a occhio nudo. Surrealismo e metafisica collimano nell’opera di Cargiolli, che secondo il curatore trova le origini di una figurazione abitata dall’incanto nel Realismo magico di Donghi, di Cagnaccio di San Pietro, di Oppi e nell’aristocratica stagione degli anni Venti di Casorati. Sospensione temporale, aura, nitore dell’immagine e bellezza evocativa costituiscono, per Cargiolli, ordini imprescindibili e invitanti viatici mentali, luoghi di visite elette piuttosto che di sterili emulazioni. Testi di Giovanni Faccenda, Massimo Bertozzi, Guido Oldani, Pier Carlo Santini, Cesare Orler.
“La pittura di Claudio Cargiolli è essenza per palati fini. Sin dalle sue prime manifestazioni, oltre quarant’anni fa, essa ha mostrato attenzioni e raffinatezze di ogni tipo, una partecipazione viscerale del proprio artefice, espressa, ogni volta, con tessiture cromatiche singolari, stupori di luci e alchimie di materia.”
Giovanni Faccenda
Cargiolli ci riporta all’idea di una bellezza primigenia che sta nella natura delle cose del mondo.
Un volume atteso dal mercato e dal collezionismo, con le opere di un Maestro che da oltre mezzo secolo regala bellezza.
CLAUDIO CARGIOLLI
Nasce nel 1952 a Ponzanello, nei pressi di Fosdinovo (Massa Carrara), frequenta il Liceo Artistico e successivamente si diploma all’Accademia di Belle Arti di Carrara, città dove vive e lavora. Nel 1971, presso la galleria Fillungo di Lucca, tiene la sua prima mostra personale, curata dal critico e storico dell’arte Pier Carlo Santini, che lo seguirà per molti anni nella sua ricerca artistica. Dal 1983 e negli anni a seguire, la pittura di Cargiolli si consolida nella misura in cui i volumi, le forme e gli oggetti si collocano sulla tela in un racconto fantastico. Tale processo di ricerca e lavoro si incrementa e si concretizza dalla seconda metà degli anni Ottanta; da quel periodo inizia, infatti, la collaborazione con la galleria Forni di Bologna e il ciclo di prestigiose esposizioni in Italia e all’estero. Da segnalare, fra le altre, le antologiche svoltesi a Palazzo Ducale di Massa e a Palazzo Ducale di Urbino, e la mostra del dicembre 2017 a Palazzo Ducale di Genova.