Catalogo generale delle opere di Antonio Bueno - Vol. 3: 1939-1984
Catalogo generale delle opere di Antonio Bueno - Vol. 3: 1939-1984
Il volume è il proseguimento del lavoro iniziato con la prima (1994) e la seconda edizione (2006), sempre per i tipi della Editoriale Giorgio Mondadori. I curatori Maria Isabella Bueno, figlia dell’artista, e Giovanni Faccenda, storico dell’arte, hanno selezionato oltre 280 opere, alcune inedite e altre poco note, realizzate da Antonio Bueno tra il 1939 e il 1984, anno della sua scomparsa. Un approfondimento particolare riguarda i primi venti anni di attività del Maestro: si scopre così una vasta produzione realizzata sul finire degli anni ’50 che testimonia il passaggio dal periodo delle ‘Pipe di gesso’ a quello del ritorno della figura femminile, tema che non verrà più abbandonato da Bueno, ma che subirà negli anni a venire una evoluzione stilistica molto evidente. I testi introduttivi dei curatori sono seguiti dalla nota biografica e dal corpus delle opere. Nella parte finale l’esposizione e la bibliografia delle opere, l’elenco delle mostre e la bibliografia. “Dopo più di due anni di ricerche, verifiche e approfondimenti, siamo arrivati alla conclusione del terzo volume del Catalogo Generale delle Opere di Antonio Bueno; il merito di questa indagine, che ha portato anche delle piacevoli scoperte, mi sento di condividerlo in toto con il curatore, Giovanni Faccenda, che, grazie al suo impegno, è riuscito a rintracciare opere inedite delle quali si erano perse le tracce da decenni.” Maria Isabella BuenoUna pubblicazione fondamentale per conoscere a fondo o riscoprire un protagonista assoluto dell’arte italiana del Novecento.ANTONIO BUENO Nasce a Berlino nel 1918. Trascorsa l’infanzia in Spagna, si trasferisce con la famiglia a Ginevra e qui, in seguito, si iscrive all’Accademia di Belle Arti. Nel 1938 esordisce a Parigi esponendo al Salon des Jeunes e nel 1940 arriva in Italia, dove si stabilirà per sempre. Nel 1941- 1942 le prime mostre a Milano e a Firenze insieme al fratello Xavier, nel 1947 la formazione del gruppo dei ‘Pittori Moderni della Realtà’ e la prima mostra alla Galleria ‘Illustrazione Italiana’ a Milano, con un vero e proprio manifesto programmatico, firmato dai due fratelli, da Pietro Annigoni e da Gregorio Sciltian. Gli anni Sessanta lo vedono protagonista e animatore di numerose iniziative artistiche. Sterminato l’elenco delle mostre che lo hanno ospitato, molte delle quali all’estero: si segnalano in particolare le tre edizioni della Biennale di Venezia (1956, 1968, 1984) e la grande antologica a Palazzo Strozzi, a Firenze, nel 1981. L’artista, tra i protagonisti dell’arte italiana del Novecento, muore a Fiesole nel 1984 dopo una breve malattia.