Catalogo generale delle opere di Alfonso Borghi
Catalogo generale delle opere di Alfonso Borghi
Dopo una ricerca durata oltre tre anni e un assiduo lavoro di raccolta e catalogazione coordinato da Aliuccia Borghi e Alberto Uccelli, vede finalmente la luce il primo volume del Catalogo Generale delle Opere di Alfonso Borghi, protagonista dell’Informale la cui fama ha ormai superato i confini nazionali. Il libro, curato da Giovanni Faccenda, autore del testo critico introduttivo, raccoglie e presenta circa 600 opere che, a partire dal 1967, ripercorrono oltre 50 anni di carriera artistica del Maestro, dalle prime esperienze figurative al periodo surrealista, alla lunga, importante e sempre attuale fase informale, dai primi oli alle tecniche miste su tela che hanno caratterizzato gli ultimi vent’anni. A completare il profilo di Borghi, nella parte iniziale, i testi di Giuseppe Amadei e Riccardo Bertani. In appendice la nota biografica del Maestro, l’antologia critica, l’elenco delle esposizioni personali e collettive, la nutrita bibliografia. “Scorrendo – con un certo stupore, verrebbe volentieri da aggiungere – le numerose pagine che compongono questo corpus, peraltro ancora solo indicativo e parziale, dell’opera di Alfonso Borghi, se ne ricava immediata la sensazione, destinata rapidamente a trasformarsi in solida consapevolezza, di un autore ispirato e originale come pochi, con particolare riferimento al multiforme e affascinante ambito della pittura informale. Europea, è il caso, ora, doverosamente di aggiungere”. Giovanni Faccenda Un’opera fondamentale per conoscere uno dei più conosciuti e apprezzati interpreti dell’arte informale. Con circa 600 opere pubblicate, il volume si propone come punto di riferimento per collezionisti, operatori del settore e appassionati d’arte. ALFONSO BORGHI Nato nel 1944 a Campegine (RE), autodidatta, espone per la prima volta a 18 anni grazie all’aiuto di un collezionista. In seguito soggiorna per un breve periodo a Parigi, affascinante capitale che ne segna il percorso artistico e dove ha modo di studiare i grandi maestri, in particolare Picasso e gli altri grandi interpreti del Cubismo. In oltre quarant’anni di attività è approdato a una sintesi pittorica di indiscutibile fascino, passando dal figurativo morandiano dei primi anni al surrealismo lacerante degli anni Ottanta, quindi a un astrattismo di impronta futurista nel decennio successivo. Oggi è approdato a una sintesi in cui un uso sontuoso e abilissimo della materia si associa a uno straordinario senso del colore. Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche, private e musei in Italia ed Europa.