Carlo Zanoletti
Carlo Zanoletti
Èil catalogo della grande mostra che la città di Vigevano ha voluto dedicare a un Maestro del Novecento la cui personalità artistica è ancora da indagare e da approfondire. Circa 120 le opere pubblicate tra ritratti, figure, scene di vita quotidiana, nature morte e paesaggi – in particolare quelli del Ticino – in un periodo compreso tra il 1920 e il 1981, anno della scomparsa. La pubblicazione sottolinea lo spessore di un artista che si è cimentato con varie tecniche, dalla china al carboncino, dalla matita all’olio senza disdegnare l’acquerello o l’uso di materiali diversi come il rame, il legno e la ceramica. Allo Spaziob di Davide Buscaglia, Giuseppe Buscaglia e Carla Gioetto il merito dell’iniziativa, nata dalla volontà di rendere omaggio al pittore vigevanese che più limpidamente ha espresso i valori e le peculiarità del suo territorio attraverso una pittura profondamente personale, autentica e nel contempo intimamente legata al pensiero artistico del Novecento. A cura di Fortunato D’Amico e Federica Rabai, contributi critici di Giuseppe Castelli e Maria Flora Giubilei. “A dispetto di una critica affannata a inserire Carlo Zanoletti in un’aura avulsa dagli ambienti artistici del tempo per costruire la leggenda di una carriera svincolata da modi, stili e contenuti delle epoche attraversate, la vicenda dell’artista vigevanese è perfettamente inserita, in termini persino paradigmatici, nel XX secolo, in quel prismatico tempo di luci e ombre, di oscure oppressioni e di grandi libertà.” Maria Flora GiubileiCarlo Zanoletti è stato l’artista di Vigevano che meglio ha saputo calarsi nella dimensione pittorica del Novecento, così come Lucio Mastronardi ne è stato la figura letteraria più importante.CARLO ZANOLETTI Nasce nel 1898 a Vigevano e giunge alla pittura frequentando l’istituto cittadino di Arti e Mestieri “Roncalli”. Al termine dei corsi si iscrive all’Accademia di Brera di Milano e, dopo la pausa dovuta alla prima guerra mondiale, si diploma nel 1921. Dedicatosi all’attività pittorica, nel 1930 si stabilisce per circa un anno a Parigi, dove approfondisce la conoscenza con l’Impressionismo ed entra in contatto con la colonia degli Italiani di Parigi, tra cui Severini, Campigli, Tozzi, de Chirico. Negli anni Trenta ha una vivace attività espositiva, che si interrompe con la seconda guerra mondiale e che riprende subito dopo con grande intensità. Conosciuto in particolare per i suoi “paesaggi del Ticino”, Zanoletti è stato artista sensibile e apprezzato. Da sottolineare la partecipazione alla XXV Biennale di Venezia nel 1950 e i due Ambrogini d’oro ricevuti dal Comune di Milano nel 1970 e nel 1973. L’artista muore a Vigevano nel 1981